I sistemi che utilizzano tecniche RFId sono molteplici. Una prima classificazione può esser fatta in base alle seguenti caratteristiche:
- Frequenza di lavoro
- Raggio d'azione e quindi distanza massima d'applicabilità
- Tipo di accoppiamento fisico
Le frequenze utilizzate da questi sistemi, come illustrato dalla figura 3.1, sono diverse e spaziano tra valori che vanno da 135 kHz (longwave) a 5,8 GHz (microwave). Esistono delle norme ben precise, diverse per ogni stato, che stabiliscono quali sono le bande di trasmissioni possibili.
I campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici sono impiegati per l’accoppiamento fisico. In fine il raggio d’azione di questi sistemi varia da pochi centimetri fino a 15 m di distanza. I sistemi RFId a piccolo raggio, tipicamente nell’intorno di qualche centimetro, sono conosciuti come sistemi ad accoppiamento vicino (close coupling systems). Per il loro funzionamento il tag deve essere molto vicino al lettore, quasi a contatto. Questi sistemi utilizzano l’accoppiamento del campo elettrico e magnetico e possono in teoria operare a qualsiasi frequenza tra la continua e 30 MHz, perché il funzionamento del tag non dipende dalle radiazioni del campo.
Il contatto tra il lettore e il supporto facilita la fornitura di elevate quantità di potenza in questo modo, anche se nel tag si utilizzano componenti che hanno un assorbimento elevato di corrente, questi possono funzionare senza alcun problema. Questi sistemi sono soprattutto usati nelle applicazioni che richiedono severi requisiti di sicurezza, ma non un ampio raggio. Alcuni esempi sono: sistemi di porte a chiusura elettronica o smart card senza contatto con funzioni di pagamento; tuttavia, l’interesse di questi sistemi c’è già stato. I sistemi RFId che scrivono e leggono fino alla distanza di 1 m sono conosciuti con il termine comune di sistemi ad accoppiamento a distanza (remote coupled system). Quasi tutti i sistemi di questo tipo sono basati su un accoppiamento (magnetico) induttivo, e sono anche conosciuti come sistemi radio induttivi. Esistono anche alcuni sistemi con accoppiamento (elettrico) capacitivo, ma sono pochi rispetto ai primi. Quasi il 90% di tutti i sistemi di RFId, attualmente venduti, sono sistemi ad accoppiamento induttivo. Le frequenze tipicamente impiegate sono intorno a 135 KHz o a 13.56 MHz. Alcune applicazioni particolari invece funzionano a 27.125 MHz. I sistemi di RFId con raggio superiore a 1 m sono conosciuti come sistemi a lungo raggio (long range systems). Tutti i sistemi di questo tipo funzionano usando le proprietà di propagazione delle onde elettromagnetiche nella banda delle microonde e UHF. Questi sistemi inoltre sono conosciuti anche come sistemi backscatter, dovuto proprio al loro principio di funzionamento fisico. Inoltre, esistono sistemi che usano tag con interfaccia acustica nella banda di frequenze delle microonde. Le frequenze tipicamente utilizzate sono di 868 MHz (Europa) e di 915 MHz (U.S.A.) per quanto riguarda la banda UHF, mentre sono di 2.5 GHz e di 5.8 GHz nella banda delle microonde. Per quanto riguarda il raggio d’azione di questi sistemi, esso è molto interessante, dal punto di vista dell’applicabilità in diversi settori; infatti, le distanze variano dai 5 ai 15m. Una seconda classificazione dei sistemi RFId può essere fatta in base alle funzioni di elaborazione dati offerte dal transponder (lettura, lettura/scrittura, etc.) e alle dimensioni della relativa memoria, ottenendo un ampio spettro di varianti.
I sistemi EAS (Electronic Artiche Surveillance: sistemi elettronici di sorveglianza dell'articolo) rappresentano l'estremità inferiore dei sistemi low-end. Questi sistemi verificano e controllano la presenza possibile di un risponditore nella zona di interrogazione del lettore usando un semplice risuonatore LC (induttanza,capacità) accordato ad una fissata frequenza. I sistemi RFId con transponder passivi con microchip sono classificati come sistemi low-end. Questi transponder hanno un insieme di dati memorizzati in modo permanente in una ROM (Read Only Memory), che costituiscono generalmente il numero di serie unico (UID) composto da più byte. Se un transponder passivo è all’interno del campo elettromagnetico generato dal lettore, questo comincia a trasmettere continuamente il proprio numero di serie. Per il lettore non è possibile colloquiare con il transponder read-only, essendo il flusso dei dati unidirezionale dal transponder al lettore. Nel funzionamento pratico di un sistema passivo è necessario, inoltre, accertarsi che ci sia soltanto un risponditore nella zona di interrogazione del lettore, altrimenti la presenza di due o più transponder che trasmettono simultaneamente, provocherebbe uno scontro dei dati (collisione). In questo caso il lettore non sarebbe più in grado di individuare il transponder. Nonostante questa limitazione, i transponder read-only sono adatti per molte applicazioni in cui è sufficiente leggere il numero di serie. La semplicità del transponder passivo fa sì che l’area del chip può essere minimizzata, in modo tale da ottenere bassi consumi di energia e bassi costi di fabbricazione. I sistemi passivi funzionano a tutte le frequenze di lavoro dei sistemi RFId. Questi ultimi sono usati soltanto dove è richiesta l’uso di una piccola quantità di dati o dove si possono sostituire le tipiche funzioni dei sistemi barcode, ad esempio nel controllo di flussi dei prodotti, nell'identificazione di pallet, contenitori e bottiglie di gas (ISO 18000) e anche nell'identificazione degli animali (ISO 11785).
I sistemi RFId con transponder con memoria riscrivibile sono classificati come sistemi mid-range, che comprendono la gran parte dei sistemi di auto identificazione come mostra la figura 3.2. Le capacità di memoria variano da alcuni byte ad oltre 100 Kbyte EEPROM (tipo passivo) o SRAM (tipo attivo). Questi transponder sono capaci di rispondere ai comandi semplici del lettore per la lettura selettiva e per la scrittura della memoria dati in modo permanente. Inoltre, i risponditori sostengono le procedure di anticollisione, di modo che se ci sono molti transponder situati nella zona di interrogazione del lettore, non interferiscono allo stesso tempo tra loro e possono essere interrogati selettivamente dal lettore. Procedure di crittografia logica, vale a dire autenticazione fra il risponditore e lettore, e crittografia del flusso di dati sono inoltre in fase di sviluppo per questi sistemi. Questi sistemi sono funzionanti a tutte le frequenze di lavoro dei sistemi RFId. Nella categoria dei sistemi high-end troviamo sistemi con un microprocessore e un sistema operativo smart card (OS smart card). L'uso dei microprocessori facilita la realizzazione di procedure complesse di autenticazione e di crittografia usando la logica hard-wired di una macchina a stati. L'estremità superiore dei sistemi high-end è occupata dalle smart card moderne ad interfaccia doppia, che hanno un coprocessore crittografico. La riduzione enorme dei tempi di computazione, che deriva dall'uso dei coprocessori, fa sì che le smart card senza contatto possono essere usate in applicazioni che impongono alti requisiti di sicurezza. I sistemi high-end operano alla frequenza di 13.56 MHz.